Lasciato alle spalle il centro cittadino di Argelato, lungo la via Centese due pilastri, un delizioso cancello in ferro battuto e il lungo viale alberato conducono a Villa Beatrice, che prende l'attuale nome dalla Contessa Beatrice Lanzi Facchini, moglie di uno degli ultimi proprietari della villa, Enea Facchini, scomparsa nel 1884 e ricordata in una lapide collocata sopra la porta della piccola cappella recentemente restaurata che si affaccia verso la loggia esterna.
Questo prestigioso edificio, risalente alla seconda metà del '500, venne costruito dalla famiglia senatoria bolognese degli Angelelli. In seguito fu ceduta alla famiglia Zambeccari (di cui si conservano motivi araldici negli affreschi), che ne rimase proprietaria fino al 1850, per essere poi acquistata, a seguito di tre passaggi di proprietà, dalla famiglia Facchini, il cui ultimo proprietario, Alessandro, la donò al Ricovero di Mendicità di Bologna (oggi Istituto Giovanni XXIII) nel 1943.
La tenuta appare omogenea nel suo complesso, malgrado alcune parti risalgano a epoche differenti: al suo interno, le pitture conservate nelle quattro sale della zona a nord sono attribuite al noto decoratore Cesare Baglione e raffigurano il carattere moralistico-didascalico teso a commemorare iniziative pie e culturali della famiglia nobile di Argelato; le pitture della sala e dei quattro ambienti della zona a est, raffiguranti scene di vita dei campi, di pesca e di caccia, sono invece dovute a un artista probabile collaboratore del Baglione e attivo anche presso Villa Sampieri-Talon.
La villa è composta dal piano terra riservato agli ambienti di servizio (cucine, tinello, pozzi ecc.), dal primo piano (piano nobile), abitazione ufficiale dei signori e luogo di ricevimento e di rappresentanza, e dal secondo piano, generalmente utilizzato per il riposo e il disimpegno.
Il giardino circostante, che un tempo ospitava anche una peschiera, comprende la collinetta-conserva. La disposizione degli alberi e della vegetazione venne studiata appositamente, secondo le tecniche rinascimentali, per accentuare lo sbalzo termico tra le due zone del giardino creando un microclima che provocava correnti e brezze d'aria tra le stanze della villa.
Dal 1996 la villa è di proprietà del Comune di Argelato.
Mappa
Villa Beatrice
Via degli Aceri 12
40050 Argelato
Telefono: 051 6634601
Interessi
- Arte e Cultura
Approfondimenti
-
Referente: Daniela Montermini
tel. 051 6634601
mail: d.montermini@comune.argelato.bo.it
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