Palazzo Comunale

Da sempre sede della comunità locale, esso è il risultato dell’unione di due edifici, un vero labirinto di sale e corridoi, corte e scalone, compreso il prezioso teatro all’italiana. L’aspetto attuale si deve ai restauri ottocenteschi, seguiti nel 1833 alla definitiva divisione tra Comune e Partecipanza.

Non sono molte le notizie precedenti il 1498, quando Giovanni II Bentivoglio fece costruire il suo palazzo a San Giovanni. Dopo decenni di scontri con “quilli maliditti villani”, come venivano chiamati i persicetani, il Signore di Bologna diede incarico a Gaspare Nadi di unire gli edifici preesistenti appartenenti al Vescovo e al Podestà, in un unico palazzo quale simbolo della pace raggiunta. Di esso rimangono viva testimonianza gli archi in cotto e le colonne del cortile interno, i peducci in cotto, gli eleganti capitelli in arenaria e alcuni ornamenti del loggiato d’accesso inferiore.

Alla caduta dei Bentivoglio, il palazzo passò al conte Marcantonio Marsili che già possedeva ville e terreni nel contado e che a sua volta lo cedette alla Comunità dei Partecipanti nel 1612. Da quel momento il Palazzo del Governo è stato oggetto di trasformazioni, restauri e abbellimenti fino ad arrivare alla struttura odierna. Un elegante scalone senatorio, alla bolognese, ornato dalla scultura in gesso di Luigi Acquisti, raffigurante Il ratto delle Sabine, e l’apertura scenografica sul pianerottolo sono testimonianza della cultura Settecentesca, teatrale e barocca.

All’inizio del Novecento fu costruito il secondo piano e le sale di rappresentanza furono dotate di nuove decorazioni, più vicine al gusto del tempo e funzionali all’attività istituzionale.

In Sala Giunta, al centro del soffitto la tela della Glorificazione del lavoro e della famiglia contadina ha sostituito un precedente affresco, su una delle pareti si può ammirare La morte di un eroe dipinto da Corrado Manzi all’inizio del Novecento, mentre su un’altra parete spicca il busto in marmo del re Vittorio Emanuele II, scolpito da Enrico da Barberi nel 1887.