Il Canale Navile ha rappresentato dalla fine del XII secolo fino all'inizio del Novecento la principale via d'acqua del Bolognese.
Alimentato dalle acque dei canali di Reno e di Savena e da quelle del Torrente Áposa, il Navile con i suoi 40 km di lunghezza connetteva Bologna alla "grande autostrada" delle valli del Po (oggi in gran parte bonificate), attraverso cui era possibile raggiungere il mare e Venezia.
Lungo tutto il tracciato il canale fungeva da straordinaria via di comunicazione, che veniva utilizzata in modo particolare per il trasporto delle merci, prima fra tutte la seta.
Oggi come allora il Navile esce dalla città nei pressi dell'antico porto (oggi Manifattura delle Arti) e termina il suo corso nel Reno a Passo Segni, presso Malalbergo. Qui aveva fine la "navigazione superiore" e il viaggio poteva proseguire per valle solo una volta cambiato tipo di imbarcazione.
Il canale è largo una decina metri e ai suoi lati corrono le "restare", sentieri che servivano a buoi e cavalli per il traino delle barche.
Ai numerosi "sostegni" (chiuse) che nel primo tratto del canale permettevano di superare il dislivello tra l'alta e la bassa pianura, si aggiunse nel 1775 quello di Malalbergo grazie a cui si poté evitare il cambio di imbarcazione.
All'inizio del Novecento, tramontata la sua funzione economica, il Navile divenne meta di gite in barca organizzate dal neonato Touring Club. Ripercorrere oggi il suo corso significa attraversare nella natura otto secoli di storia e di grandi trasformazioni.
Il Navile passa per Castel Maggiore in località Castello, dove si possono ammirare i resti dell'antico Sostegno di Castagnolo Maggiore, costruito da Ercole Bentivoglio nel 1497. La località divenne a partire dall'800 un importante centro di attività manifatturiere sviluppatesi grazie all'iniziativa della famiglia Pizzardi.
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Canale Navile e Sostegno di Castagnolo Maggiore
Castello
40013 Castel Maggiore
Interessi
- Arte e Cultura