Site nel centro storico di Budrio, le Torri dell'Acqua abbandonano nel 2009 la centenaria vocazione di acquedotto (1912), a seguito di un'importante opera di riqualificazione promossa dal Comune di Budrio con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Regione Emilia Romagna.
Il progetto di recupero dell'ex carico dell'Acqua, curato dall'architetto Andrea Oliva, si è aggiudicato la quarta edizione dell'ambito Premio Centocittà, per aver sottratto al progressivo degrado uno spazio storico e sociale, che è stato reinterpretato in chiave contemporanea e creativa di centro polifunzionale. Vi sono spazi dedicati alla musica, alla lettura e al dialogo in cui non soltanto le nuove generazioni, ma anche le diverse culture e discipline artistiche trovano l'occasione di confrontarsi in modo costruttivo.
Il recupero del complesso ha restituito alla città e ai suoi abitanti un esempio unico di archeologia industriale contraddistinto dalla multicomunicabilità: la casa dell'acqua, storica via di comunicazione, mette anch'essa in comunicazione diverse culture, discipline, interessi e idee.
La leggerezza degli ambienti di volumetria variabile, simili a bolle sospese nel vuoto, incontra la linearità di forme squadrate in un gioco di piani diversi e sfalsati, creando un'atmosfera di rara suggestione, resa possibile dall'impiego di materiali quali vetro, legno, ferro e cemento a nudo, il tutto sapientemente illuminato.
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Torri dell'Acqua
Via Benni 1
40054 Budrio
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- Arte e Cultura
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