Piatto fondamentale dell'arte culinaria bolognese, la tagliatella fatta a mano è diffusa in tutto il territorio della pianura bolognese e non solo. Il segreto della buona tagliatella sta tutto nella sfoglia, che deve essere tirata al matterello perché mantenga la giusta ruvidezza per sposarsi al meglio col ragù, tipico condimento di carne bolognese famoso nel mondo, la cui ricetta originale è stata depositata presso la Camera di Commercio.
Tradizione vuole che le tagliatelle siano nate dall’estro di Mastro Zafirano, cuoco personale di Giovanni II Bentivoglio, in occasione delle nozze tra Annibale Bentivoglio e Lucrezia d’Este, che nel 1487 si congiunsero a Ponte Poledrano, oggi Bentivoglio, provenienti, entrambi in barca sul Navile, l’uno da Bologna l’altra da Ferrara.
Un'altra leggenda vuole invece che a ispirare Mastro Zafirano siano state le bionde chiome di Lucrezia Borgia, che nel 1502 passò da Bentivoglio diretta Ferrara per andare in sposa ad Alfonso d'Este. In dote il padre di Lucrezia, Papa Alessandro VI, aveva promesso al Duca di Ferrara i territori di Cento e di Pieve di Cento.
Numerose sono le sagre e le feste del territorio che offrono questo piatto, trazionalmente condito col ragù alla bolognese. A Minerbio, ad esempio, il primo fine settimana di luglio viene organizzata la "Sagra della Tagliatella", manifestazione diretta a promuovere e valorizzare la tagliatella (e la sfoglia tradizionale) attraverso una formula attenta alla genuinità della tradizione.
I visitatori possono partecipare alla elezione di "Miss Tagliatella" - Trofeo Enzo Tassi, che viene assegnato alle migliori tagliatelle tirate a mano con il mattarello, da preparare al massimo in 2 ore.
La sagra offre l'occasione per gustare le tagliatelle, preparate in modo tradizionale e servite con il classico ragù alla Bolognese.
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