Nella fertile pianura del Samoggia si produce il Cocomero tradizionale di San Matteo della Decima.
Qui i cocomeri - come i meloni - hanno un gusto speciale, allo stesso tempo più saporito e più dolce, in virtù del maggior potassio contenuto nel terreno.
Il cocomero arrivò in Europa nei primi secoli dopo il 1000, al tempo delle Crociate, anche se il nome pasteca indicherebbe un'origine araba più recente. Non vi è certezza sulle origini, ma si ritiene che provenga dall'Egitto, lungo la valle del Nilo.
Già nel 1303 Pier De' Crescenzi, fondatore dell'agronomia bolognese e non solo, ne parla nel suo trattato Ruralium Commodorum Libri XII, in cui non fornisce solo norme di coltura, ma suggerisce anche modi di degustazione. Varie documentazioni risalenti fino ai primi del 1900 si trovano all'interno dell'archivio storico del Consorzio dei Partecipanti di San Giovanni in Persiceto.
Il Cocomero tipico di San Matteo della Decima, che insieme al melone è il protagonista di gustose ricette, è stato inserito nell'elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali.
Per valorizzare la produzione del cocomero insieme a quella del melone nel 1993 è nata la caratteristica Cucombra. Sagra del cocomero e del melone. Si tiene ogni anno a San Matteo della Decima tra la fine di giugno e l'inizio di luglio.
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Consorzio Cocomero e Melone tipici di San Matteo Decima (rag. Martini)
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