Gli africanetti, biscotti a base di zucchero e uova, di colore giallo vivo a forma di lingotto friabili all'esterno e morbidi all'interno, sono entrati da tempo nella tradizione enogastronomica del territorio.
Inventati nel 1872 da Francesco Bagnoli, che in quell'anno aprì un biscottificio a San Giovanni in Persiceto, hanno una ricetta che fu molto apprezzata dalla Famiglia Reale. Così chiamati perché venivano spediti in Africa Orientale, gli africanetti, detti anche africanèt o biscotti Margherita, avevano estimatori altolocati: non solo la Regina Margherita di Savoia, ma anche il Duca di Genova, il Conte di Torino, il Duca di Bergamo, Antonio d'Orléans, Duca di Galliera e al Casa Reale del Montenegro.
Al primo titolare subentrò negli anni '30 Emilia Rusticelli, detta Mimì, da cui trae il nome anche il Caffé Pasticceria che gestisce dal 1930 per una cinquantina d'anni.
Negli ultimi anni l’Amministrazione comunale ha deciso di puntare al rilancio del biscotto rendendo possibile la sua produzione e il suo commercio, stilando un apposito disciplinare e ideando un nuovo marchio ufficialmente depositato, "Africanetto di Persiceto". È stato inoltre istituito un albo dei produttori: ora diversi forni e attività commerciali di Persiceto potranno produrre il dolce, disponendo gratuitamente dell’utilizzo del marchio e del disciplinare di produzione. Saranno riconoscibili dalla vetrofania "Africanetto di Persiceto" applicata all'esterno del locale.
Per info sugli esercizi aderenti: www.comunepersiceto.it/2020/12/10/nasce-il-marchio-africanetto-di-persiceto/
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