La scultura realizzata da Francesco Scepi è in bronzo patinato e misura 3 metri x 3 metri x 80 cm. Raffigura un volto androgino, chiuso nel muro delle intolleranze politiche e religiose, trascinate via dalla colomba posta alla sommità.
Dalla conoscenza con il regista Andrzej Wajda, autore negli anni ‘70 de “L’uomo di marmo”, nasce “L’uomo della pace” (1977), manifesto e scultura monumentale che oggi è esposta nel giardino del MAGI‘900. Per Wajda l’uomo di marmo è un eroe del lavoro; per Scepi, che riprende quell’immagine partendo da un suo quadro ad olio, è un simbolo di pace e di fratellanza, anticipatore delle trasformazioni sociali e politiche che avvengono dopo la caduta del muro di Berlino.
Diciassette Nobel per la Pace hanno sottoscritto questa immagine, la cui realizzazione è stata possibile grazie al sostegno e alla partecipazione di Giulio Bargellini, il fondatore del Magi'900 il Museo delle eccellenze artistiche e storiche di Pieve di Cento, in provincia di Bologna.
L’opera di Franco Scepi si caratterizza fin dagli inizi per la sua poliedricità. Realizza short film, video, performance, video musicali e campagne pubblicitarie per molte aziende importanti, tra cui la Campari, con la quale il sodalizio dura più di dieci anni.
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L'uomo della pace
Via Rusticana
40066 Pieve di Cento
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- Arte e Cultura